giovedì 24 agosto 2017

Sinestesia

Lo ammetto, quest'anno ho letto poco causa mille impegni di lavoro e assurda perdita di tempo in cazzeggio di rete. In compenso, ho ascoltato molta musica e mi sono permesso cinema e mostre d'arte.
La musica è un mondo meraviglioso, soprattutto per me che a malapena suono il citofono (però canticchio bene), passerei ore in contemplazione ad ascoltare buona musica. Ovviamente il concetto di buona musica è molto relativo.
Ascolto il pezzo e vago tra le immagini che suggerisce alla mia mente, come proiettato nel mondo al di là del buco del Bianconiglio. Un mondo fatto delle storie che scrivo, dei racconti del pezzo che ascolto o semplici immagini, prive di senso compiuto se non nel contesto del brano (per intenderci: le immagini astratte de la Toccata e fuga in re minore, in Fantasia). Nel suo stimolare solo l'udito (in verità, con un buon impianto si stimola anche il tatto), attiva tutta una gamma di ricordi e pensieri che smuovono gli altri sensi e su un pezzo dei Pink Floyd si sente il calore del Sole sulla pelle, la fragranza di certe essenze, la visione onirica del cuore del Sole e, in certi stati di grazia, si riesce anche a condividere la fattanza di Rogers e soci, nonostante si sia smesso con spezie e affini da anni.
Discorso simile per le arti figurative. Osservo un quadro è riesco a sentire i suoni, talvolta assordanti, che circondano la scena. Ho il ricorso di un quadro a casa dei nonni, una figura accovacciata con grandi mani aperte, protese verso L'Osservatore ed ogni volta che mi capitava di osservarlo sentivo il suono di un sassofono. Ancora oggi, dopo anni, pur non ricordando bene il volto del personaggio, ho ancora nitide le lunghe note gravi di quel sax. Ricordo, durante una visita al Louvre, di aver sentito il brusio della folla e l'aria soffocante che si respirava ai bordi della sala durante l'incoronazione di Napoleone, dipinta da David, lo spostamento d'aria dovuto dalle ali di Amore e il peso mortale di Psiche, nella statua di Canova. Il cinguettio degli uccelli tramite gelsi nella Sala delle aste affrescata da Leonardo, la virile imponenza in certe opere di Picasso, ho vissuto la grande mela attraverso Warhol.
Potrei parlare di profumi che richiamano ricordi con maggior precisione di altri sensi, proiettandomi nel momento esatto in cui la  fragranza è  stata fissata nella mia memoria. Superfici che al solo contatto raccontano e fanno vivere una storia.
Non è un caso che io sia uno di quei tizi che, quando possibile, tocca, annusa scruta, fa suonare, per avere una esperienza più ricca possibile.
-Nota: ho detto quando possibile. Tanti anni a lavorare in un museo mi hanno ribadito il concetto di "mani a posto". Ho passato anni a fermare visitatori troppo entusiasti, col sogno di sega via loro quelle manacce-.
Solo con le persone lo evito, un po' per quanto scritto nell'ultimo post, un po' per il fatto che io stesso detesti,  fin da piccolo, che si violi il mio spazio vitale.
Quando una espressione della creatività umana mi stimola più sensi, ne riconosco un'anima. Per me diventa qualcosa di vivo e meraviglioso, anche se brutto o sgradevole, perché esiste, stimola i sensi e suscita emozioni. Uno dei motivi per cui ho lasciato perdere lo studio della musica, che in mano mia risultava meccanica e inutile e, salvo i lavori a carboncino o certi disegni che faccio ora, non ho mai amato il disegno, perché quei tratti non erano vivi. Mi piace scrivere,  proprio perché mi fa viaggiare tra i sensi.
Purtroppo, devo riconoscere che c'è in giro tanta roba priva di anima, che vende come il pane. Magari sono io incapace di comprenderne il senso, magari chi la vende è stato capace di passare per i giusti canali.
Talvolta, giusto per giocare a fare l'asociale, scelgo le musiche adatte e giro per la mostra ascoltando i pezzi che mi erano sembrati adatti e qualche volta indovino il giusto sottofondo. Ammetto che spesso lo faccio anche per non sentire le bestialità che pronunciano intorno a me o quei fastidiosi bambinetti che genitori imbecilli portano nei musei, che in sé sarebbe cosa buona e giusta, per poi lasciarli pascolare bradi. Facessero un favore a me e loro e li portassero a giocare in un parco!
Fuori del campo artistico, si possono trovare tante altre forme di oggetti vivi, che donano emozioni. giorni fa sono rimasto imbambolato a guardare un plotter industriale, mentre sputava fuori colori per creare un'immagine su un telo in pvc. Emetteva dei suoni particolarissimi, come una sinfonia primordiale della creazione, nel suo tirare fuori quell'immagine, francamente bruttina (per il soggetto anonimo), che nel suo apparire tramite quadricromia diventava stupenda.
Le sigarette mi hanno stufato, credo che smetterò di fumare, come ogni estate.
Marco il Drvso

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